RCA – RESAUX DE PAIX

A seguito della firma dell’accordo di pace (Febbraio 2019), la Comunità di Sant’Egidio si è adoperata per contribuire all’attuazione del testo attraverso laboratori di sensibilizzazione e divulgazione presso la popolazione centrafricana e attività di mediazione tra esponenti di partiti politici, gruppi armati , organizzazioni internazionali e regionali e leader religiosi.
Tra le azioni necessarie per contribuire alla stabilizzazione e alla pacificazione della Repubblica centrafricana, la Comunità di S.Egidio ha ritenuto necessario continuare a lavorare con la società civile a livello locale, con i partiti politici a livello nazionale, e con i Garanti e l’APPR Facilitatori e organizzazioni regionali e internazionali a livello regionale.
L’obiettivo generale del progetto “Réseaux de Paix: promotion d’un dialogue inclusif pour la paix et la concorde national” è dunque quello di contribuire al processo di costruzione della pace a lungo termine investendo nelle capacità locali e nella creazione di spazi neutrali per un dialogo continuo tra le forze vive della nazione centrafricana.
Ciò sarà possibile grazie alle strette relazioni e alla fiducia che la CSE ha da parte dei vari protagonisti della scena politica centrafricana. La partecipazione della CSE al Dialogo Repubblicano in qualità di “osservatore” ha consentito di individuare potenziali iniziative di mediazione tra attori politici, società civile, religiosi e gruppi armati.
Per raggiungere questo obiettivo generale, la CSE intende promuovere l’inclusione di tutte le componenti della società già contattate nell’ambito delle precedenti iniziative di sensibilizzazione.
In particolare, il percorso individuato per preservare la pace e costruire un futuro democratico comporta necessariamente il raggiungimento di tre obiettivi:
– L’attivazione di reti locali informali attraverso la prosecuzione del dialogo tra la società civile e gli attori religiosi e le autorità locali affinché le loro istanze siano considerate a livello nazionale (esito 1);
– Il rafforzamento del lavoro a livello regionale, rafforzando il ruolo della sub-regione nel consolidamento della pace e, in particolare, nell’attuazione del APPR (esito 2);
– Il rafforzamento di una piattaforma di dialogo tra partiti politici e tra rappresentanti di partiti politici e società civile (tra governi nazionali e locali, organizzazioni della società civile, partiti politici, gruppi religiosi e, se possibile, partiti in conflitto). (esito 3)