Si è concluso alla fine di febbraio il progetto “Costruiamo insieme il futuro – Inclusione di minori e famiglie in condizioni di fragilità sociale” finanziato dall’Otto per mille della Chiesa Valdese che ha consentito la realizzazione di interventi di sostegno e supporto scolastico rivolti a minori rom e in condizione di particolare fragilità sociale a Roma.
Grazie al contributo è stato possibile proporre un modello di intervento integrato e favorire l’inclusione sociale di 50 minori rom, immigrati o in condizione di fragilità sociale (6-14 anni), attraverso un percorso di sostegno allo studio, di monitoraggio del percorso scolastico e di supporto alle famiglie. Ogni minore e la sua famiglia hanno avuto come riferimento il Coordinatore, sostenuto da mediatori interculturali volontari. Il Coordinatore ha curato i rapporti con le famiglie e gli istituti scolastici, monitorando il percorso scolastico e i percorsi di inclusione di ciascun minore. Sono state selezionate 42 famiglie che hanno sottoscritto gli accordi per un totale di 67 minori della scuola primaria e secondaria presi in carico. Tutti i bambini e ragazzi sono per lo più residenti nei campi rom o vivono in condizione di particolare precarietà abitativa (baracche, campi, occupazioni abitative). L’anno scolastico 2020/2021 è stato un anno complesso soprattutto per coloro che già prima della pandemia avevano gravi difficoltà di accesso alla scuola, con evidenti problemi di inclusione e integrazione nel contesto delle classi. Il lavoro svolto grazie ai volontari e alle Scuole della Pace – i servizi doposcuola pomeridiani di Sant’Egidio che offrono servizi di sostegno allo studio e attività educative e ludiche incentrate sull’educazione alla pace – ha permesso a bambini e ragazzi di migliorare l’accesso alla scuola e le opportunità di socializzazione al di fuori del contesto dei campi o delle relazioni unicamente legate alla dimensione familiare. Le attività sono state realizzate da operatori volontari di Sant’Egidio, adeguatamente formati e che hanno provveduto all’accompagnamento dalla scuola alle attività di doposcuola delle Scuole della Pace e dalle Scuole della Pace ai campi o alle abitazioni. Grazie al supporto dei volontari in questa azione, tutti i minori presi in carico hanno migliorato il proprio andamento scolastico e sono stati promossi. L’accesso a opportunità educative atte a contrastare l’isolamento sociale e la dispersione scolastica dei minori ha facilitato così il loro percorso di ritorno a scuola, consentendo di porre un argine al rischio di abbandono scolastico. Le famiglie sono state aiutate a mantenere o instaurare contatti con gli insegnanti e gli istituti scolastici, a preparare il materiale e usare il registro elettronico, a regolarizzare l’iscrizione dei figli nei casi in cui questo non fosse stato fatto. Il lavoro di accompagnamento e iscrizione è stato successivamente replicato anche all’inizio dell’anno scolastico 2021/2022 assieme ad attività didattiche intensive (alcune anche prima dell’inizio della scuola) estese anche ad altri minori intercettati nel periodo estivo e che non avevano frequentato la scuola regolarmente nei mesi precedenti. Molte famiglie sono state supportate nella procedura di iscrizione per l’anno 2021-22 (complicata dall’introduzione dello SPID) e grazie al lavoro dei volontari è stato possibile effettuare l’iscrizione di nuovi minori in situazione di dispersione e/o abbandono scolastico.
Le attività delle Scuole della Pace nei quartieri Laurentino, Magliana, Ostia, Prima Porta, Primavalle, San Basilio, Serpentara, Spinaceto, Tiburtino III, Tor Bella Monaca, Tor Pignattara, Tor Sapienza, Trullo, Tuscolano hanno costituito ambienti di stimolo facilitanti l’apprendimento e la relazione con gli altri in un periodo caratterizzato per tutti da un forte disagio sul piano sociale e relazionale. Per tale ragione, nelle Scuole della Pace, è stato fatto un grande sforzo per supportare i minori anche nel superare le difficoltà emotive e relazionali dovute al contesto pandemico.