Corridoi umanitari
I Corridoi Umanitari sono nati in risposta alla morte ingiusta di migliaia di persone nel Mediterraneo dall’inizio dei flussi migratori verso l’Europa: oltre 38mila, secondo diversi osservatori, di cui circa 20mila, compresi dispersi, stimati solo per il periodo da ottobre 2013 a marzo 2019.
Nati con lo scopo di contrastare lo sfruttamento da parte dei trafficanti di esseri umani e di offrire una via di accesso legale e sicura per chi arriva e per chi li riceve, i Corridoi Umanitari rappresentano oggi un modello efficace di accoglienza e integrazione dei rifugiati capace di realizzare soluzioni di autonomia concrete migliorando le condizioni di vita di queste persone e valorizzando esperienze di solidarietà e integrazione diffuse su tutto il territorio nazionale.
L’accesso al programma è riservato alle persone in “condizioni di vulnerabilità” (ad esempio, oltre alle vittime di persecuzioni, torture e violenze, famiglie con bambini, anziani, malati, persone con disabilità). Una volta arrivati, i rifugiati vengono accolti e presi in carico dalle associazioni locali in complessi residenziali, case o appartamenti. Per loro è previsto un percorso di integrazione, che comprende l’insegnamento della lingua italiana, l’iscrizione scolastica per i bambini, il sostegno all’inclusione nel mercato del lavoro.
L’intero processo è totalmente autofinanziato, e si avvale di fondi che provengono in larga parte dall’Otto per mille delle chiese valdesi e metodiste, da diverse comunità evangeliche in Italia e all’estero, da reti ecumeniche internazionali e da raccolte fondi promosse dalla Comunità di Sant’Egidio. Per approfondimenti è possibile visitare la pagina dedicata al Programma dei Corridoi Umanitari sul sito della Comunità di Sant’Egidio.
ACRI – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio
Progetto "Corridoi Umanitari, accoglienza e integrazione per i profughi in Grecia"
UBI – Unione Buddhista Italiana
Progetto "CORRIDOI UMANITARI 2.0: ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DI PROFUGHI"