La Comunità di Sant’Egidio è stata nominata “Sito Europeo per le Politiche per l’Invecchiamento Sano e Attivo” per il programma “Viva gli Anziani”.
Si tratta di un importante riconoscimento attribuito da un organismo della Commissione europea, per il lavoro dalla Comunità realizzato in collaborazione con l’Università di Roma – Tor Vergata e l’agenzia We-COM. Verrà conferito ufficialmente il 10 ottobre a Bruxelles.
Il Programma “Viva gli Anziani!”, attivo a Roma dal 2004 e poi diffuso in molte città in Italia e in altri paesi dove è presente la Comunità, è un servizio nato per contrastare l’isolamento sociale degli anziani, attraverso visite, monitoraggio telefonico, aiuto nella vita quotidiana e con la creazione di una “rete di prossimità”, ovvero la ricostruzione di un tessuto di solidarietà accanto agli anziani, per permettere loro di rimanere nelle loro case senza ricorrere al ricovero in istituto. Tra l’altro, sono spesso gli anziani stessi a sostenere e incrementare questa rete con il loro impegno volontario.
In questa occasione, gli esperti della Commissione Europea hanno riconosciuto questo programma come “buona pratica da replicare in altre realtà locali”.
Si tratta di un importante riconoscimento attribuito da un organismo della Commissione europea, per il lavoro dalla Comunità realizzato in collaborazione con l’Università di Roma – Tor Vergata e l’agenzia We-COM. Verrà conferito ufficialmente il 10 ottobre a Bruxelles.
Il Programma “Viva gli Anziani!”, attivo a Roma dal 2004 e poi diffuso in molte città in Italia e in altri paesi dove è presente la Comunità, è un servizio nato per contrastare l’isolamento sociale degli anziani, attraverso visite, monitoraggio telefonico, aiuto nella vita quotidiana e con la creazione di una “rete di prossimità”, ovvero la ricostruzione di un tessuto di solidarietà accanto agli anziani, per permettere loro di rimanere nelle loro case senza ricorrere al ricovero in istituto. Tra l’altro, sono spesso gli anziani stessi a sostenere e incrementare questa rete con il loro impegno volontario.
In questa occasione, gli esperti della Commissione Europea hanno riconosciuto questo programma come “buona pratica da replicare in altre realtà locali”.